festa della mamma femminista
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A mia madre regalo una promessa

Nelle ultime settimane il mio sport preferito è stato lo slalom fra proposte per ‘far felice la tua mamma nel giorno della sua festa’, tra le quali ho scovato idee indecenti e banali constatando quanto nulla sia cambiato da quando ero bambina io, più di trent’anni fa, e non ero ancora femminista. O forse sì.

Un’unica narrazione nauseabonda fatta di sole-cuore-amore, tempestata di fiori, profumi e pietre preziose, tutto ciò che può essere utile sull’altare sacrificale che la nostra società ha realizzato per lei. Mentre le idee regalo spaziano dalle sostenibili sportine per fare la spesa allo sconto per i detersivi per alleggerire loro il compito, ça va sans dire.

Il regalo perfetto per la mia mamma femminista
Opera scultorea in legno presso Posta Santa Croce Bisceglie

Ho unito i puntini

Nel frattempo mi sono interrogata su quale regalo potrebbe davvero rendere felice una mamma ma visto che io non ho figlə e non posso capire e chiederlo a mia madre sarebbe stato un po’ problematico, la domanda ha continuato a vagare nella mia testa senza una risposta, fino ad oggi pomeriggio.

Mi sono imbattuta in queste poche righe

Perché io sono una femminista.

E quando, tanti anni fa cercai la parola sul vocabolario, trovai questa definizione: “Femminista: una persona che crede nell’uguaglianza sociale, politica ed economica dei sessi”.

La mia bisnonna, a quanto mi hanno raccontato, era una femminista. Fuggi dalla casa dell’uomo che lei non voleva sposare e sposò l’uomo che aveva scelto. Si oppose, protestò, disse ciò che pensava quando le sembrò che la stessero privando della sua terra perché era una donna.

Non conosceva la parola “femminista”.

Ma ciò non vuol dire che non lo fosse.

Chimamanda Ngozi Adichie – Dovremmo essere tutti femministi

E tutto mi è diventato chiaro, all’improvviso ho unito i puntini.

Che cosa c’entra il femminismo con la Festa della Mamma?

La tendenza della comunicazione è quella di mitizzare la mamma, renderla angelica, eroica. A me puzza di senso di colpa, mi ricorda i mariti che regalano diamanti alle mogli dopo ogni tradimento.

Il processo di beatificazione delle mamme è una necessità tutta patriarcale di mettersi la coscienza a posto per tutto ciò che alla donna viene sottratto, da sempre. Da quando non potevano scegliere di frequentare la scuola al non poter scegliere di avere figli se il contratto non lo permette. La consapevolezza della privazione porta poi la società _patriarcale_ a dover riempire questo vuoto ringraziando le mamme in maniera smisurata _come fossero delle Wonder Woman del focolare_ e collocarle ad un livello mitologico ed irraggiungibile.

È una dichiarazione di colpevolezza, è coprire i diritti delle donne con il velo nuziale togliendole, spesso, la possibilità di essere semplicemente chi vogliono essere. Le mamme del patriarcato non fanno sesso, non si vestono in maniera provocante, non sbagliano mai e reggono il peso del mondo con un dito.

Festa della Mamma femminista Cenerentola Across the universe La luna nel letto
Cenerentola- Across the Universe! spettacolo della compagnia La luna nel letto

La santificazione e l’ansia da prestazione

Ma nella santificazione delle mamme si crea un meccanismo tale da aumentare l’ansia da prestazione delle stesse quando non riescono a fare tutto ciò che glə altrə si aspettano da lei, al contempo riesce anche a sminuire tutte le donne che sono grandi nei loro piccoli gesti quotidiani. La festa della mamma femminista è l’opposto di tutto ciò.

E qui ritorno alla citazione di Chimamanda, al ricordo di sua nonna, femminista senza saperlo.

Anche mia madre negli anni ’60 era stata promessa in sposa da suo padre al figlio di un suo conoscente, era più un contratto da podere che un grande amore. Ma lei, che di questo fidanzato non voleva saperne, ha lasciato la campagna foggiana per andare da suo fratello, in Belgio. Fortuna ha voluto, anche, che quello fosse uno degli inverni più nevosi di sempre, impedendo ai treni di partire. Mia madre ha cercato un lavoro lì, ci è rimasta sei mesi fino all’arrivo della primavera e della resa del promesso sposo.

Qualche anno più tardi ha conosciuto mio padre e, nonostante le immense difficoltà del loro fidanzamento, si sono sposati, ed è nata la nostra famiglia.

Il regalo perfetto è solo uno

Mia madre ha scelto la libertà di amare, di trovarsi un lavoro, di essere autonoma nei pensieri e nelle azioni. Probabilmente pensava che le femministe fossero esagerate, non sapeva di esserlo anche lei, di averlo trasmesso alle sue figlie. Ha combattuto in tutta la sua vita, ha affrontato mille problemi, ma senza mantelli da supereroina o ali di angelo.

La festa della mamma è un buon momento per dimostrarle che vuol dire essere femminista. Finalmente so cosa regalare a mia madre e a tutte le mamme che hanno dovuto sfidare il destino per ritagliarsi la loro porzione di felicità: Le chiedo scusa per aver dovuto lottare per procurarsi qualcosa che era già sua, la libertà. E le prometto che lotterò a mia volta per fare in modo che non accada più.

Auguri, mamme. Il mio regalo per voi è una promessa.

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