Creare, ovvero cosa fa davvero il content creator
Il Nirvana del content creator
Ma, alla fine, cosa fa un content creator?
Il Content Creator è una figura mitologica fatto al 50% della magia di Harry Potter e per l’altro 50% della logica di Sheldon Cooper, che gira in tondo attorno alle questioni dell’azienda per parlare del prodotto senza parlare del prodotto.
È chiaro, no? No che non lo è.
Per comprendere bene il ruolo del creatorə di contenuti è importante fare una precisazione: per ‘contenuti’ si intendono non solo i temi centrali del brand e delle loro campagne pubblicitarie o promozionali ma anche, più banalmente, gli strumenti necessari alla rivelazione dei propri valori, temi e… prodotti!
In parole povere il content creator deve conoscere tutte le possibilità _dai social alle mail, dai podcast ai video_ per comunicare la parte poetica del suo lavoro, ovvero tutto ciò che riesce a creare un legame di fiducia con i propri clienti anche attraverso il racconto dell’aspetto più emozionale del brand.
In tutto questo creare, nell’apparente diatriba tra il media e il messaggio, si trova l’equilibrio del content creator, quando riesce a trovare il pezzo mancante del puzzle e raggiunge il digital nirvana.
La torta di mele e il profumo del futuro
Ero ancora geometra quando una signora appena incontrata mi ha regalato lezione di vita che credo che non dimenticherò più.
Mi trovavo a casa sua per lavoro e la signora mi raccontava di essersi appena trasferita e mi raccontava di come fosse riuscita a vendere la sua vecchia casa al primo incontro che le aveva fissato l’agente immobiliare. Mi disse che, poco prima della visita, aveva sfornato una torta di mele buonissima. Gli ospiti erano rimasti travolti dal profumo tanto che, alla fine, gliene aveva offerta una fetta.
La casa era stata scelta. “Signorì -mi disse- le persone che devono comprare casa non cercano le quattro pareti, ma vogliono sentire il profumo della famiglia che avranno.” In una mattina di primavera dei miei 21 anni una signora appena incontrata mi ha spiegato cos’è il content marketing senza saperlo.
Il content creator è una divinità
Poi creare cos’è? È sentirsi dei per un momento, mescolare gli ingredienti e dar vita a qualcosa, realizzare qualcosa che non c’era, riproporre una versione più dettagliata di Fiat Lux in un delirio autorizzato di onnipotenza.
È questo l’unico terreno sul quale l’uomo può misurarsi con Dio, ed essere in qualche modo alla sua altezza: quando crea dal nulla, come Lui.
I creatorə di contenuti sono matrioske della dea Kalì, con più mani impastate in cose diverse e con i piedi puntati per terra. Io stessa mi sento ospite dell’Olimpo quando preparo la mia torta di mele, quando dipingo e scopro di emozionare, quando scrivo un post, quando monto un video.
Creare è un verbo che richiede due caratteristiche opposte: da una parte la conoscenza della tecnica, di linguaggi e strumenti; dall’altra la coltivazione dell’estro creativo, della parte feconda e fantasiosa.
Entrambe richiedono pratica, allenamento, esercizio.
Ci vuole pratica!
Non fatevi illudere da chi pensa che la creazione sia lo scintillio di un momento!
Creativo: perché non siete un ingranaggio del sistema. Siete creatori, risolutori di problemi, leader generosi che migliorano le cose dando origine a una nuova via da seguire.
Persa in mezzo a tutto il chiasso che ci circonda c’è la schiacciante verità che riguarda la creatività: è il risultato del desiderio – il desiderio di ritrovare una nuova verità, risolvere un vecchio problema o mettersi al servizio di qualcun altro. La creatività è una scelta, non un fulmine che piomba giù da qualche altra parte.
Seth Godin, La pratica
La creazione non è il vulcano in eruzione, la creazione è nel fuoco che scioglie il magma, nei movimenti sotto la terra, nell’odore di bruciato. La creazione è energia che spinge, è conoscenza delle correnti dentro la montagna, è equilibrio dei movimenti.
L’eruzione è solo l’atto finale di un lavoro che avviene da tempo, è il parto dopo la gestazione. È solo il momento in cui la lava incontra l’aria aperta dopo un lungo viaggio, ed è l’istante in cui all’uomo si manifesta.
Mi preoccupo per te
Dal verbo creare adoro la derivazione Creanza. Il treccani spiega creanza s. f. [dallo spagn. crianza «allevamento, creanza», der. di criar «allevare», lat. creare]. – L’insieme dei modi che, nei rapporti con gli altri, si convengono a persona bene educata, ma qui in Puglia la creanza si concretizza in un ulteriore gesto, più preciso.
In occasione di un lutto gli amici ed i conoscenti della famiglia del defuntə porgono del cibo a familiarə strettə, di solito si tratta di caffè, latte e cornetti per la colazione dopo la notte di veglia. Questo dono non è un regalo qualsiasi, è una creanza che significa ‘So che non avrai modo né umore per occuparti del cibo, me ne occupo io per te’
Mi preoccupo per te. Trovo che sia l’accezione più romantica del verbo creare.
Il creativo realizza un’opera perché si preoccupa di chi ne fruirà, prevede i suoi bisogni e glə porge la (sua) soluzione. Nell’atto della creazione c’è la preoccupazione per iə prossimə, per l’altrə che ne ha bisogno ma non ha gli strumenti per realizzarlo. Come ha fatto la signora con la torta di mele.
La potenza di chi sogna
Quindi, che si tratti di un contenuto promozionale, di un evento, di una fotografia, il creativo che si preoccupa dell’altro sta creando un’opera d’arte che darà risposta alle sue domande.
In sintesi, il content creator perfetto è colui che conosce le capacità delle sue mani, che sa cambiare il punto di vista e sa mettersi nei panni dell’altrə anticipando i suoi bisogni e su questo sa creare un legame forte e duraturo.
È un romantico, un sognatore che conquista i suoi clienti con la forza delle sue visioni. Non ci credi? Se pensi che la tua idea abbia un profumo imperdibile vieni ad assaggiare la mia torta di mele… scrivi@mariablu.it
PS: questo articolo deve la sua ‘aspirazione’ al mio Maestro, Alessio Beltrami, andate a conoscerlo!
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