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Coinvolgere,  Comunicare

I 10 aggettivi desueti (+1!) della comunicazione perfetta

In realtà è successo per caso: stavo leggendo la newsletter di unaparolaalgiorno.it, parlava di lauto e mi ha fatto nascere una curiosità: ma non è come la comunicazione perfetta?

In lauta ho trovato l’aggettivo perfetto per la mia comunicazione ideale, perché è abbondante senza esagerare, è piena di gusto senza diventare invadente o sconveniente. Di solito l’aggettivo lauto si utilizza per il cibo, probabilmente proprio per via del senso che va a solleticare, il gusto che appaga e rallegra.
Ho trovato anche molto poetico il paragone con il pranzo dalla nonna, quello pieno di sapore e amore, che soddisfa senza esagerare.

Splendida anche la vera etimologia della parola: lauto significa lavato, pulito.
Anche questo vorrei dalla comunicazione perfetta, che sia pulita e profumata al sapone di Marsiglia.

La comunicazione ideale non deve essere barocca di opinioni, indigesta di polemiche, sporca di egocentrismo, ma deve essere abbondante di contenuti, gustosa di valori, pulita di autenticità.

Deve essere LAUTA.

làuto agg. [dal lat. lautus, propr. «pulito», part. pass. di lavĕre «lavare»]. – Splendido, magnifico, abbondante: lcenalcolazioneltrattamentofare lguadagnioffrire un lstipendiopromettere una lricompensacondizioni l., molto vantaggiose per colui a cui sono proposte. Non com., di persona, che si tratta e vive in modo splendido. 

Allora mi sono detta che sarebbe bello stilare una lista di 10 aggettivi qualificativi della comunicazione perfetta insieme alle persone che mi insegnano ogni giorno questo mestiere e con le quali condivido il gusto di farlo. E così ho chiesto loro di regalarmi un aggettivo desueto, alternativo, attinente a tutti i sensi.

Quello che ne è venuto fuori non è una classifica, è uno spartito pieno di note in ordine alfabetico.

Vi presento gli aggettivi della comunicazione perfetta e i loro genitori per come li vivo io ogni giorno!

Buon ascolto!


Riccardo Scandellari non ha bisogno certo della mia presentazione: divulgatore, formatore, autore e consulente in ambito Branding e Comunicazione. Cura il blog www.skande.com in cui parla di marketing e comunicazione tra i più seguiti in Italia. La sua newsletter quotidiana è una carezza leggera, soprattutto nei giorni in cui è difficile trovare la via d’uscita in una matassa di contrattempi. Non è difficile riscontrare, nelle sue parole, una forte presenza di umanità, nell’accezione più bella possibile.

Riccardo mi scrive ‘Il mio aggettivo è “armonico”, deriva dalla musica e consiste in una comunicazione ben proporzionata, armoniosa ed equilibrata. (cosa per pochi)’

armònico agg. [dal lat. harmonĭcus, gr. ἁρμονικός] (pl. m. –ci). – 1. Che risponde alle leggi dell’armonia, che ha o produce armonia: una serie adi accordiun aconcerto di voci; fig., ben proporzionato, ben accordato insieme: adistribuzione delle partiuno sviluppo adel corpodelle membraun’acomposizione di lineedi coloridi volumicercare una soluzione adei problemielementi diversi che formano un tutto a.; un vino a., di sapore a., i cui componenti si fondono gradevolmente.

Salvatore Russo, è sua la colpa (o il merito?) se faccio questo lavoro! Brand Builder, Digital Marketing Strategist, Founder e padre di &Love, creativo a colori, fa marketing col cuore. Sul palco del Seo&Love 2017 mi ha illuminato sulla via del Digital, convertendomi ad una comunicazione molto più umana di quel che, fino ad allora, avevo immaginato, diventando il mio personalissimo Pippo Baudo della comunicazione web. Condisce tutti i numeri con tanto Love, ed è per questo che crescono rigogliosi e forti come querce.

Per lui la comunicazione perfetta è:

croccante agg. e s. m. [dal fr. croquant, part. pres. di croquer «scricchiolare»]. – 1. agg. Che scricchiola, che crocchia quando si spezza o taglia o frantuma; in partic., di cibo secco o cotto che, morso, scricchiola sotto i denti: biscotti c.; pane croccante.

Alessio Beltrami. Che dire di lui? Fottuta Rockstar del Content Marketing, posatore della prima pietra della Content Republic, la sua Repubblica autonoma dei Contenuti. Lo si trova nel web in ogni forma: podcast, video, post, newsletter, audio e santini, basta invocarlo. Mi ha insegnato a colorare fuori dai bordi del content, a farmi sentire senza urlare in una stanza piena, mi ha spinto a scrivervi in questa maniera scomposta e luminosa. Quindi, per ogni lamentela, vedetevela con lui, ha un bravo avvocato.

Alessio mi scrive: Avrei detto audace, ma forse è più desueto impavido.

impàvido agg. [dal lat. impavĭdus, comp. di in2 e pavĭdus «pavido»]. – Coraggioso, che rimane con cuore saldo e non si lascia, cogliere da paura: attendere il’assalto nemicorimanere idavanti alle minaccesubire ila tortura

Nina Gigante, giornalista femminista e viaggiante, scrive su Donna Moderna dove cerca, propone e divulga soluzioni per vivere in maniera serena, sostenibile e in armonia con il mondo. Nutrizionista olistica certificata e mamma del guardastelle Arturo, informazione non utile per dare una spinta al patriarcato, ma perché, in questo modo, il suo aggettivo aggiunge alla comunicazione il valore del dono che fa crescere e che chiede impegno, energia.

Infatti la comunicazione, per lei, deve essere

nutrïènte agg. [dal lat. nutriens –entis, part. pres. di nutrire]. – 1. a. Che nutre, che ha un valore nutritivo relativamente alto: cibi n. (o poco n., se di scarso valore nutritivo); una dietauna cucina sana e nutriente. […]  2. fig., letter. Che nutre lo spirito, la mente: basilicazeppa di una moltitudine attentaassetata di parole n. (Papini); o che dà sollievo, ristoro: qui la vegetazione ha gli alti e i bassi di un poema in cui l’ispirazione si alterni a fasi di ntorpore (Montale).

Isabella Borrelli PR & Digital Strategist freelance, attivista femminista intersezionale e LGBT+. Per Ladynomics è una delle 140 femministe italiane del 2019, per Startup Italia una delle 1000 donne che stanno cambiando l’Italia, per me è un esempio. Dalla sua storia ho imparato che la trasformazione inizia dalle parole, e con il suo esempio ho la certezza che un mondo diverso è possibile, se iniziamo a raccontarlo. Ci vuole passione, spesso dolore, ma è possibile.

Il suo aggettivo non poteva che essere 

radicato agg. [part. pass. di radicare]. – Che è penetrato con le radici nel terreno: alberi profondamente r.; querce rnella roccia. Più com. in senso fig., penetrato e fissato saldamente: abitudiniideeopinioniconvinzioni rnella maggioranzala fede era rnel suo animopregiudizîdifetti ormai radicati.

Nicola Brunialti autore di libri, film, canzoni per Sanremo, programmi radio e tv e cartoni animati speciali, ma ha anche lavorato per diversi anni come pubblicitario, realizzando alcune tra le più importanti campagne nazionali (Lavazza, Tim, Alitalia). Ma, soprattutto, è una persona buona e gentile come poche, un vero esempio per le nuove generazioni e, talvolta, anche per le vecchie. L’ho scoperto in una calda mattina di luglio su una panchina assolata e lo dice anche l’aggettivo che ha scelto.

Nicola mi scrive ‘Per me la comunicazione deve essere “rispettosa” dell’intelligenza del pubblico e del tempo che gli rubo per farmi guardare. Rispettosa credo sia l’aggettivo giusto. O “riguardosa”, fai tu.’ Indovinate cosa ho scelto?

riguardóso agg. [der. di riguardo]. – Di persona che ha e usa riguardi, piena di riguardi; quindi, educato, rispettoso, complimentoso: è così rcon i superioricon le signoreverso i genitori!è molto rdei dirittidelle prerogative altruinon essere tanto r., vieni pure a trovarci quando vuoi; meno com., di cosa fatta per riguardo, di comportamento che dimostra riguardo: il tagliar corto a tutti i preamboli, … il lasciar da banda le rreticenze mi sembrava una cosa non solo opportunama urgente (Capuana). Anticam., anche cauto, prudente.

Paolo Rumiz, l’uomo dagli occhi di cielo, non solo per il loro celeste trasparente ma perché se ci guardi dentro vedi l’infinito che Paolo ha conosciuto. Colonna portante del giornalismo italiano, è difficile riassumere tutte le sue attività: inviato speciale del “Piccolo” di Trieste, quindi editorialista di “La Repubblica”, ha seguito gli eventi politici a partire dagli anni Ottanta nell’area balcanica, e gli eventi bellici verificatisi in Afghanistan dal 2001. Appassionato viaggiatore di viaggi lenti e consapevoli, effettuati a piedi o con mezzi di fortuna, indagatore delle terre di confine e dei luoghi dimenticati.

Nel suo infinito, di aggettivi me ne ha regalati tre: Oggi abbondiamo in comunicazione senza offrire narrazione… Aggettivi? Saporosa. Ritmica. Metaforica.’ 

saporóso (ant. savoróso) agg. [dal lat. tardo saporosus, der. di sapor -oris «sapore»]. – 1. Ricco di sapore, che ha sapore molto gradevole: un s. intingoloun vino morbido e saporoso. 2. In senso fig., letter., pieno di brio, di vivacità, gustoso, piacevole: un racconto s.un s. aneddotoSabinetta, della quale la giovanetta età e la vaga bellezza facevano le parole più saporose e più care, tutta lieta e piacevole rispose (Bembo); anche riferito a persona: un s. narratoreconversatore. 

rìtmico agg. [dal lat. rhythmĭcus, gr. ῥυϑμικός, der. di ῥυϑμός «ritmo»] (pl. m. –ci). – 1. a. Che si svolge nel tempo secondo un ritmo, cioè secondo un certo ordine e una certa frequenza delle sue singole forme: suoni r., movimenti r.; una nenia r.; un tambureggiamentoun ticchettio r.; un martellare r.; cadenza r., modulazione di un suono o ordinamento di un moto secondo un ritmo;

metafòrico agg. [dal gr. μεταϕορικός] (pl. m. –ci). – Di metafora, che costituisce metafora: espressione m.; anche, ricco di metafore: modo di parlare metaforico. È spesso sinon. di figurato, in senso generico: linguaggio m.; significato o senso mdi una parola, contrapposto al significato letterale. 

Simona Ruffino è la poetessa del neuromarketing. Brand Strategist & Neurobrand Specialist, è consulente, formatrice, autrice e speaker. Dimostra ogni giorno l’equità e l’etica della scienza, applicando la neurologica reazione del nostro corpo alla costruzione di brand e campagne pubblicitarie. Una donna dalle mille sfumature di profondità, infatti riscalda e profuma una disciplina apparentemente fredda e asettica, colorando di umanità le scoperte della ricerca.

Non è un caso che mi scriva: Il mio aggettivo è Variopinto (variopinta, la comunicazione) perché credo debba accarezzare tutte le sfumature dell’umano. I colori sono rappresentativi degli stati d’animo, delle emozioni, dei pensieri, le sfumature sono il termine di decodifica del cervello nella sua complessità. 

variopinto agg. [comp. di vario e pinto, part. pass. di pingere1, prob. modellato sull’ingl. varicoloured]. – 1. Dipinto di varî e vivaci colori; si dice soprattutto di cose naturali: fiori v.corolle v.farfalle dalle ali v.uccelli v. o dalle piume variopinte2. fig. Vario e vivace: un linguaggio v.un v. cicaleggio accompagnava le ore del giorno e gran parte della notte (Tobino).


Questo articolo è un regalo, anzi, un insieme di regali, per me.
Innanzitutto è stato un privilegio incontrare queste persone che vivono di comunicazione nel mio percorso, conoscerle, scambiare pensieri e riflessioni importanti per la mia vita.

Ma questo decalogo ha un potere ancora più grande.

Certo, queste definizioni sono sicuramente opinabili e passibili di mutamento, ma ho giocato sull’istinto e, conoscendo ə giocatorə coinvoltə, sono felice dello spessore umano che trapela da questi aggettivi. La comunicazione non è soltanto un lavoro, ma è uno stimolo vitale continuo che nasce e si rinnova ogni volta, per questo ringrazio enormemente chi ha scelto di partecipare a questo scambio.
Da adesso in poi la mia voce sarà figlia di tutte queste rifrazioni, e si sente già cresciuta rispetto a ieri, vuole diventare la comunicazione perfetta!

Di parole e dei pensieri che generano cambiamenti ne parlo, ogni tanto, nel mio canale Telegram, vieni lì se hai qualche aggettivo da regalarmi!

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